La parola alla direttrice
La musica della memoria

Eva Degl’Innocenti
Direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto
“Taranto ha sempre avuto una grande volontà di riscatto e autorevolezza che si basa su un passato importante. Il MArTA è stato esportato al Museo di Belle Arti in Argentina con 60 opere in mostra, mettendo in luce il ruolo importante di Taranto storicamente come Capitale culturale del Mediterraneo occidentale, la “Parigi del mondo antico”.
In questi anni abbiamo cercato di fare un lavoro in cui il passato, il presente e il futuro potessero essere coesi con l’archeologia in dialogo con la contemporaneità. Abbiamo fatto un lavoro collettivo con il territorio dando concretezza a quel museo che, nato con la nascita della città moderna alla fine dell’800, aveva bisogno però di ritrovarsi attorno alla sua vocazione identitaria e al concetto di Magna Grecia.
Quando sono arrivata mi sembrava una città che aveva perduto la sua memoria e una città che non ha memoria, un proprio passato, le proprie radici e una propria identità, non può garantire uno sviluppo. Inclusione, democrazia culturale e accoglienza non sono in contraddizione rispetto a ricerca, accademia e lavoro scientifico con altri centri di eccellenza accademici. Lo abbiamo dimostrato.
Ora questo è un Museo aperto, luogo di scambio e propulsore culturale ed economico e sono certa riuscirà a camminare e progredire anche senza di me”
Così la Direttrice Eva Degl’Innocenti ha salutato la comunità, nella sua conferenza stampa di fine mandato, lasciando in eredità un museo al futuro, frutto di una politica culturale basata non su una visione passatista dell’archeologia, ma su un dialogo proficuo con la contemporaneità.