Il curioso bronzetto rappresenta un’anatra in bronzo dal corpo piatto, lungo collo, becco largo e aperto e zampe massicce. Sul corpo presenta una decorazione a rilievo che divide in settori geometrici le superfici.
Questo reperto ha un aspetto certamente molto strano, ma che bene rappresenta la cultura figurativa geometrica dei Dauni: ogni aspetto naturalistico è stilizzato in linee e forme precise. Il linguaggio artistico di questo popolo della Puglia centro settentrionale dunque non cerca di rappresentare la natura imitandone le forme, ma razionalizzandola e riconducendola a schemi essenziali. Si data al VI secolo a.C.
Il territorio di Herdonia
La nostra anatra “geometrica” proviene da Orta Nova (FG), Contrada Palata, dove fu trovato nel 1936 insieme ad altri bronzetti arcaici: uno a forma di cane, un altro rappresentante una coppia di buoi ed un’altra anatra con due anatroccoli sul dorso.
Il territorio conserva tracce molto antiche di insediamenti umani. Il nostro bronzetto risale alla fase dauna, durante la quale la popolazione era organizzata in insediamenti sparsi.
In età romana e medievale il fulcro del territorio era nella fiorente città di Herdonia, presso la quale si combattè nella guerra seconda guerra, e in seguito divenne municipio romano e poi sede vescovile.
Il contesto di rinvenimento del bronzetto è stato definito un “ripostiglio”; nel mondo antico questo è un luogo ove conservare gli oggetti metallici che poteva avere due funzioni: o era un modo di tesaurizzare degli oggetti in bronzo, che avevano comunque un notevole valore nel mondo antico, oppure, come talvolta accade, il ripostiglio era più semplicemente il luogo di accumulo di bronzi da riutilizzare in fonderia.