Proveniente da Mottola nella chora tarantina, la parure oggi esposta nella Sala XI del MArTA venne acquisita alle collezioni del Museo a seguito di una lunga procedura di acquisto avviata nel 1936 per interessamento di R. Bartoccini, che la individuò sul mercato antiquario di Bari. Pur in assenza di informazioni sul contesto di rinvenimento e sugli altri elementi eventualmente facenti parte del corredo, la parure costituisce una straordinaria testimonianza del livello di eccellenza e padronanza tecnica raggiunto dall’artigianato orafo tarantino nel primo quarto del III sec. a.C. Ne fanno parte una collana, un anello e il bracciale in oro a verga tortile.
Questa collana a nastro con terminali a palmetta costituisce un unicum nella produzione orafa tarantina. Consta di sei catene a maglia doppia saldate insieme, a formare un nastro piatto e semirigido i cui terminali, muniti di occhielli, ne consentivano la sospensione “da spalla a spalla” sull’abito.