Inv. 8264
Provenienza: Ceglie del Campo (Bari);
Autore: Pittore della Nascita di Dioniso;
Materiali e tecnica: ceramica a figure rosse;
Misure: altezza cm 76; diametro all’orlo cm 44;
Datazione: inizi del IV sec. a.C.;
Collocazione: Sala V.
Monumentale cratere a volute attribuito a una delle più notevoli personalità artistiche della più antica produzione apula a figure rosse, il cui nome convenzionale deriva dal soggetto rappresentato sul lato principale: la nascita di Dioniso dalla coscia di Zeus. Assistono all’evento prodigioso varie divinità, precisamente identificate dalle didascalie che le affiancano: a sinistra Afrodite ed Eros, in alto Pan con il flauto di canne, a destra Apollo con ramo di alloro e Artemide con l’arco, in basso le tre Moire, Hermes e un Satiro.
Incerta è l’identificazione della figura femminile, priva di didascalia, che si protende verso il piccolo Dioniso, riconoscibile come Hera o Ilizia, la dea che sovrintende alle nascite. Sul collo è dipinta una scena di lotta tra i Lapiti, mitico popolo della Tessaglia, e i Centauri. Sull’altro lato è raffigurata una battaglia tra Amazzoni e Greci, mentre sul collo è presente una scena di banchetto imbandito da tre Satiri per Eracle, semisdraiato su una pelle ferina. Le figure sono collocate su diversi piani, secondo una tecnica peculiare del pittore, del quale si percepisce appieno la raffinatezza nella resa dello spazio, della prospettiva e delle espressioni psicologiche dei personaggi.