L’opus sectile è una tecnica che presenta decorazioni pavimentali o parietali realizzate con elementi di marmi pregiati di grandi dimensioni. In questo caso i marmi sono il pavonazzetto, la breccia di Settebasi, la breccia pavonazzetta, marmi grigi e neri provenienti dalle isole dell’Egeo, marmo bardiglio di Carrara.
Il riquadro centrale è delimitato da listelli di pavonazzetto. Ai lati vi sono lastre circolari circondate da elementi angolari in bardiglio alternate da elementi compositi di marmi di colorazione differente. Osservando con attenzione il pannello, nel primo elemento circolare a sinistra, si nota un foro: si tratta del segno della grappa che univa un rocchio di colonna all’altro. Dunque, i marmi provengono da frammenti di colonne di epoca imperiale romana di reimpiego. Attestano dunque una seconda vita di questi marmi preziosi provenienti da più antichi edifici.
Il reimpiego di elementi architettonici, soprattutto se di marmi pregiati, continua nel Medioevo. Colonne degli stessi marmi dei nostri tasselli litici sono tuttora in opera nella Cattedrale di San Cataldo nella Città Vecchia di Taranto.