Da una tomba a grotticella proviene il nostro reperto: si tratta di una piccola statua parzialmente lavorata, in pietra locale, nella quale si distingue la testa con evidente raffigurazione delle arcate delle sopracciglia e del naso ed un accenno della bocca. Sotto la testa, alcune scanalature convergenti verso il centro, come uno scialle, indicano il resto del corpo. Si ritiene che si tratti di una figura femminile, forse per la presenza del motivo a scialle e l’assenza di raffigurazioni di organi genitali maschili.
Questo tipo di idolo, cioè di una raffigurazione sacra genericamente identificabile, è detto a civetta per la resa del volto che ricorda quello del piccolo rapace notturno.
La datazione, sulla base delle ceramiche rinvenute nella sepoltura è tra il 4.300 e il 4.000, nella fase Finale del Neolitico.