I Micenei o Achei erano un popolo della Grecia la cui civiltà si può collocare tra il 1650 e il 1050 a.C. circa. Abili navigatori, trovarono lungo le coste del Golfo di Taranto un luogo ideale per le esplorazioni e le loro attività commerciali. Le merci trattate erano varie: manufatti in bronzo, vasellame, materiali esotici come l’avorio, profumi, vino.
Ma quello che forse è stato il loro contributo più importante è stato l’impulso dato alla società e alle forme dell’insediamento delle comunità locali.
Il sito di Scoglio del Tonno, la cui vita è databile fra il XVI/XIV secolo a.C. e la fine del Millennio, fu scavato alla fine dell’Ottocento, quando il promontorio fu sbancato per la realizzazione della ferrovia presso l’attuale porta Napoli.
Le ricerche svoltesi a più riprese evidenziano una complessa stratigrafia, con la presenza di un più antico villaggio neolitico.
La scelta del luogo è estremamente significativa, essendo presso il punto di passaggio naturale fra Mar Grande e Mar Piccolo. L’insediamento era dotato di mura difensive e all’interno vi erano diversi ambienti tra i quali uno più rilevante diviso in due vani e con muro di fondo absidato.
Tra i materiali ivi rinvenuti si notano i bronzi e anche una matrice e un crogiolo che provano la effettiva produzione locale di manufatti, come accade anche per la ceramica.