Piccolo altare votivo IG 208343

31 maggio 2021 31 maggio 2021

Nella Taranto antica si producevano dei piccoli altari in terracotta ad uso votivo che noi, usando il diminutivo latino del nome ARA (altare) chiamiamo arula.
Si tratta di un parallelepipedo in terracotta, con la base e la superficie superiore modanate, che reca delle immagini a rilievo. Sulla faccia principale si legge agevolmente una scena riferita alla sfera femminile.

Una figura femminile ammantata è seduta su una Kline, piccolo sofà usato anche nei simposi, imbottita con materassi e cuscini. Dal lato opposto Afrodite le invia Eros che le porge una fascia di stoffa.

In primo piano, sotto la Kline, si trova una piccola serva seduta su un mobiletto con piedi a zampe leonine, forse una vasca o uno sgabello, e sembra aiutare la fanciulla a prepararsi. Al centro, una sopra l’altra, si trovano una hydria (vaso contenitore per l’acqua) e una cesta.

Tutto la scena richiama i riti di passaggio legati al matrimonio e dunque alla vita delle donne.

Tale significato è reso evidente dalla presenza di Afrodite e del figlio Eros.

L’hydria richiama il momento della preparazione e la cesta quello della vestizione per le nozze. Nello stesso tempo, tuttavia, i personaggi hanno un evidente valore simbolico: quello della gioia e dell’amore, individuato nelle divinità che le porgono un regalo. Il vaso contenitore dell’acqua e la cesta sono espressioni augurali di abbondanza.

Questo sito web utilizza i cookie

Utilizziamo i cookie per personalizzare contenuti ed annunci, per fornire funzionalità dei social media e per analizzare il nostro traffico. Condividiamo inoltre informazioni sul modo in cui utilizza il nostro sito con i nostri partner che si occupano di analisi dei dati web, pubblicità e social media, i quali potrebbero combinarle con altre informazioni che ha fornito loro o che hanno raccolto dal suo utilizzo dei loro servizi. Acconsenta ai nostri cookie se continua ad utilizzare il nostro sito web. Cookie Policy