Il Palazzo attuale è una struttura settecentesca ricavata dall’unione di diverse case preesistenti, tra cui il Palazzo dell’Antoglietta e quello De Gaeta. Nel corso dei lavori di restauro della stabile è stato individuato un ambiente funerario ipogeo con tombe a fossa e ad arcosolio, usato sino alla metà del VI secolo da un nucleo familiare di probabile religione cristiana; infatti, oltre a numerosi reperti ceramici con simboli cristiani, che di per sé non sono probanti, vi è attestata la pratica rituale del refrigerium che consisteva nel banchettare o compiere libagioni presso le tombe dei propri cari, con i quali si condivideva la libagione attraverso tubuli in piombo o terracotta, come quello rinvenuto nel corso dello scavo. Nel X-XI secolo la costruzione di una piccola chiesa in corrispondenza degli ipogei ne sottolinea il carattere di testimonianza di questa area di sepoltura tardoromana della città.
Rinvenimento di Palazzo delli Ponti