Si scrive Light Fidelity e si legge diffusione della cultura.
È da questi presupposti che nasce la sperimentazione, avviata da Infratel Italia (in house del Ministero dello Sviluppo Economico), che in collaborazione con la startup To Be Srl e l’Accademia Italiana Videogiochi (AIV), ha scelto il Museo Archeologico Nazionale di Taranto per accendere il Li-Fi di quinta generazione ed erogare così, nel percorso espositivo del MArTA, contenuti multimediali e interattivi dedicati ai reperti più importanti del Museo.
La soluzione è tutta tecnologica e utilizza le onde luminose.
Davanti ad una vetrina, individuata con l’icona Li-Fi posizionata a terra, e sotto un cono di luce, grazie all’App scaricata sui dispositivi mobile dei visitatori, si potrà essere accompagnati alla scoperta delle storie delle opere narrate con contenuti audio e video.
Le 25 postazioni creano il racconto lungo l’intero percorso del MArTA.
“Attraverso il progetto con il MArTA proponiamo un modello applicabile a tanti musei e luoghi di cultura italiani favorendo una fruizione diversa e più interattiva del nostro patrimonio storico e artistico. Siamo molto contenti di partire da Taranto per questo progetto di interesse nazionale”, sottolinea l’Ad di Infratel Italia Marco Bellezza.
L’utilizzo della tecnologia Li-Fi all’interno del museo – che ospita attualmente 25 sale per le esposizioni permanenti – ha l’obiettivo di rendere l’esperienza di visita quanto più coinvolgente possibile, accompagnando il visitatore attraverso video, supporti touch, immagini, registrazioni, Augmented and Virtual Reality, Mixed Reality. Tecnologie particolarmente apprezzate dalle nuove generazioni.
“Il progetto, che vede il MArTA come primo museo italiano ad utilizzare la tecnologia del Li-Fi, favorisce la più ampia accessibilità al patrimonio culturale, ponendosi quale obiettivo quello di rendere la visita museale quanto più coinvolgente possibile per il visitatore – sottolinea Eva Degl’Innocenti, Direttrice del Museo -. Per questo scopo si è pensato di introdurre al MArTA una nuova tecnologia in grado di rendere fruibili i contenuti multimediali associati alle opere esposte, rendendole accessibili a tutti con contenuti ad hoc per i vari target di visitatore. L’obiettivo è quello di abbattere ogni tipo di barriera, permettendo la fruizione anche a visitatori con disabilità, quali persone non udenti o non vedenti”.