La Cultura nelle priorità del G20

05 agosto 2021 05 agosto 2021

È stata approvata all’unanimità la Dichiarazione di Roma dei ministri del G20 della Cultura.
“Non è una dichiarazione simbolica, ma un documento di 32 punti che è stato studiato e condiviso nei contenuti per mesi tra i Paesi. Ne dobbiamo essere davvero molto orgogliosi. Se ne parlerà per molti anni come un punto di inizio. Si introduce la Cultura nei lavori del G20, riconoscendone il valore economico. Abbiamo ottenuto, inoltre, l’impegno di tutti i Paesi membri nella creazione di forze per l’intervento a protezione del patrimonio culturale a rischio nelle aree di crisi.”
Lo ha dichiarato il Ministro della Cultura, Dario Franceschini (fonte Mic), al termine dei lavori della Ministeriale Cultura del G20 della Cultura, tenutasi per la prima volta il 29 e 30 luglio nel Colosseo e a Palazzo Barberini a Roma, su iniziativa della Presidenza di turno italiana.
Il documento è stato vagliato dai ministri e dalle delegazioni dei 20 paesi partecipanti insieme ai vertici delle principali organizzazioni internazionali attive in materia, tra cui: UNESCO, OCSE, il Consiglio d’Europa, l’Unione per il Mediterraneo, le organizzazioni internazionali del settore culturale quali ICCROM, ICOM, ICOMOS, i protagonisti del contrasto agli illeciti contro il patrimonio culturale quali l’agenzia delle Nazioni Unite per il contrasto al crimine UNODC, Interpol e l’organizzazione doganale WCO, con il coinvolgimento diretto nei lavori anche il gruppo di outreach del G20 rivolto alle nuove generazioni (Y20).
Nel corso di quasi un anno di lavoro sono state individuate cinque principali aree di interesse su cui il G20 Cultura ha concentrato i propri sforzi, culminati nel vertice di Roma. Tali priorità sono declinate nella Dichiarazione di Roma dei Ministri della Cultura G20 approvata ad esito dei lavori e sono così identificate:

1 – La tutela e la promozione di cultura e settori creativi come motori per una crescita sostenibile ed equilibrata.

2 – Protezione del patrimonio culturale contro i rischi, compresi i disastri naturali, il degrado ambientale e il cambiamento climatico, la distruzione deliberata e il saccheggio, il traffico illecito di beni culturali.

3 – Affrontare il cambiamento climatico attraverso la cultura.

4 – Costruzione di capacità attraverso la formazione per affrontare la complessità del mondo contemporaneo e le sfide proprie del settore culturale, tra cui la rapida digitalizzazione, la transizione verde e il cambiamento demografico, e per contribuire a raggiungere gli obiettivi internazionali di sviluppo sostenibile.


5 – Transizione digitale e nuove tecnologie per la cultura, attraverso la promozione della trasformazione digitale e tecnologica nei settori culturali e creativi come nuove forze trainanti per la crescita, facilitando l’accesso universale e la partecipazione alla cultura e promuovendo la diversità culturale.



La Dichiarazione di Roma dei ministri della cultura G20 chiede il pieno riconoscimento e l’integrazione della cultura e dell’economia creativa nei processi e nelle politiche di sviluppo; esorta i governi a riconoscere la cultura e la creatività come parte integrante di agende politiche più ampie e a garantire ai professionisti e alle imprese culturali e creative il dovuto accesso alla occupazione, alla protezione sociale, alla innovazione, alla digitalizzazione e alle misure di sostegno all’imprenditorialità; condanna la distruzione deliberata del patrimonio culturale; esprime profonda preoccupazione per il crescente saccheggio e il traffico illecito di beni culturali e le minacce alla proprietà intellettuale; riconosce il traffico illecito di beni culturali e le minacce alla proprietà intellettuale come gravi crimini internazionali collegati al riciclaggio di denaro, alla corruzione, alla evasione fiscale e al finanziamento del terrorismo; riconosce il ruolo della cultura e il suo potenziale nel portare a soluzioni per affrontare il cambiamento climatico; riconosce l’importanza della digitalizzazione per la conservazione, l’accesso, il riutilizzo e l’educazione; riconosce l’importanza del turismo culturale sostenibile per affermare il valore della cultura come risorsa per il dialogo e la comprensione reciproca tra gli individui e per la conservazione del patrimonio culturale.
La Dichiarazione di Roma, infine, istituisce in via permanente la Ministeriale Cultura in seno ai lavori del G20, riconoscendo il ruolo cruciale di questo settore nella crescita sostenibile dell’economia.
Qui il testo completo della Dichiarazione di Roma (link)

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