“Alla buona memoria di Ester, figlia di Basilio. Qui giace. Venga la pace e riposi sul suo giaciglio”. È quanto si legge su una delle stele funerarie ebraiche esposte al Museo Archeologico Nazionale di Taranto. La stele, del IX secolo, reca, sul lato superiore, anche l’incisione di una menorah: il candelabro rituale a 7 braccia tipico del culto ebraico.
L’antica Tarentum ospitò una nutrita comunità ebraica e la stele di Ester, ritrovata nel 1884 nel Borgo Umbertino di Taranto, vicino all’attuale ospedale civile, è solo uno dei reperti che testimoniano una società attiva, multiculturale e operante liberamente nel territorio di Taranto.
Nella Giornata della Memoria che si celebra come ogni anno il 27 gennaio, la visita al Museo e alle sale espositive de “La città tardoantica e altomedievale”, può essere un bel modo per onorare quella cultura e quella storia che la Shoah pensava di poter cancellare.
La Giornata della Memoria e la stele di Ester