Lina Wertmüller e la Puglia. Per “I Basilischi”, “Io speriamo che me la cavo” e poi “Mannaggia alla miseria” scelse Minervino, Spinazzola e poi due volte i vicoli della città vecchia di Taranto.
Aveva saldato il rapporto con questa terra e come accade spesso, nel bene e nel male, l’aveva portata con sé.
Lina Wertmüller, scomparsa lo scorso 9 dicembre, ha creato uno stile e ha fatto la storia del cinema.
“L’Italia piange la scomparsa di Lina Wertmüller, una regista che con la sua classe e il suo stile inconfondibile ha lasciato un segno perenne nella nostra cinematografia e in quella mondiale. Prima regista donna a essere candidata all’Oscar per “Pasqualino settebellezze” nel 1977, premio Oscar alla carriera nel 2020, ha avuto una carriera lunga e intensa, consegnandoci opere alle quale ognuno di noi resterà per sempre legato. Grazie, Lina”.
Così il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, nell’apprendere della scomparsa di Lina Wertmüller.
(Dichiarazioni Ministro Franceschini – fonte MIC)
L’addio a Lina Wertmüller