Museo e Arte Contemporanea

29 luglio 2021 29 luglio 2021

Il Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MArTA è tra i vincitori del bando PAC (Piano per l’Arte Contemporanea) del Ministero della Cultura che potranno incrementare la propria offerta culturale grazie alla produzione di opere di arte e creatività contemporanea. Il bando metteva a disposizione un totale di 3 milioni di euro e prevedeva un dialogo forte tra il mondo dell’arte e quello di musei, istituti, luoghi della cultura pubblici anche non specializzati nell’offerta “contemporanea”.
Una occasione che il MArTA non si è lasciato sfuggire: il nostro museo, per il bando, ha infatti proposto un progetto di committenza dell’opera “L’età dell’oro (la muta)” dell’artista di fama internazionale Federico Gori.
Con l’opera finanziata dal bando PAC – spiega la direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, Eva Degl’Innocentisi prosegue la politica culturale di questo Museo ad autonomia speciale di dialogo tra archeologia e contemporaneità, del museo quale “produttore artistico”, in una visione di Museo co-creatore.
Così, dopo l’installazione site-specific dell’artista Claudia Giannuli e il laboratorio del sound artist Piero Mottola, che sono stati realizzati nell’ambito del progetto del “Circuito del Contemporaneo in Puglia”, il MArTA continua il suo progetto sul rapporto tra archeologia ed arte contemporanea.
Il “Past for Future” (come sottolinea il payoff del Museo di Taranto) prende la forma dell’oro “galvanizzato” nell’opera di Federico Gori.

Le mostre a cui Federico Gori ha preso parte negli ultimi anni includono: 54 ^ Biennale di Venezia, Padiglione Accademie, Venezia, 2011. Di fragilità e potenza, Palazzo Strozzi, Firenze, 2013. Talent Prize 2013, dove ha vinto lo Special Award “Metaenergia”, Casa dell’Architettura, Roma, 2013. Come Afferrare il Vento, Museo Palazzo Fabroni Arti Visive Contemporanee, Pistoia, 2015. Colorato, Sifang Art Museum, Nanjing, Jiangsu PR Cina, 2015. Governare il caso, , Ricostruzione del futuro, Pista ciclabile Rossana Maiorca, Siracusa, 2015. Underground # 2, Museo Palazzo Fabroni Arti Visive Contemporanee, Pistoia 2016. Luce Deep Green, da anni sessanta ai nostri giorni, Pinacoteca Comunale di Città di Castello, Siracusa. Aria Art Gallery, Londra 2017.

Nel 2017 è stato Artist in Residence presso La Panaceé, Centre d’Art Contemporain, Montpellier, Francia, invitato da Le Bureau des Arts et Territoires per il progetto europeo The Spur ETACEC 16-18.

La collezione di archeologia della Magna Grecia – in particolare gli Ori di Taranto – è la radice e la fonte di ispirazione del progetto artistico di Federico Gori che darà inizio ad un altro nuovo dialogo tra il patrimonio archeologico del Museo e la contemporaneità.
“L’Età dell’Oro (la muta)” racchiude in un’opera un pensiero, una speranza, un rituale. All’interno di una vetrina, su più livelli di vetro trasparente, saranno racchiuse 28 esuvie di diversi serpenti.
Le pelli ricoperte in oro, argento, bronzo, rame e ferro sono, in parte, la traduzione materiale dei testi descrittivi de “Le Opere e i giorni” del poeta greco Esiodo. Così dopo la prova subita dall’umanità nell’emergenza pandemica, l’opera di Federico Gori invita a riflettere sulla necessità di credere alla possibilità di stabilire u’armonia generale, una rinascita, finché, come auspicato da Virgilio, “tornerà l’età dell’oro”.

L’opera, che sarà realizzata a partire dai prossimi mesi, sarà poi presentata all’interno di una mostra personale di Federico Gori, a cura del curatore e critico d’arte Lorenzo Madaro, che si terrà all’interno delle sale del Museo Archeologico Nazionale di Taranto da aprile a dicembre 2022, per poi rimanervi in permanenza.
Nel periodo della mostra saranno inoltre organizzati intorno ai temi della mostra, incontri con importanti figure di spicco del panorama culturale italiano e internazionale.

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