Presentata la mostra figitale “Taras e i doni del mare”

26 aprile 2022 26 aprile 2022

IL PROGETTO FISH.&C.H.I.P.S.
Fish.&C.H.I.P.S. (Fisheries and Cultural Heritage, Identity, Participated Societies), finanziato nell’ambito del programma Interreg V-A Greece-Italy 2014-2020, è un progetto innovativo e originale nelle forme in cui si è svolto, nei materiali, nei contenuti, negli obiettivi, negli attori coinvolti. Archeologia e mitilicoltura, manifestazioni artistiche e artigianato, lavoro intellettuale e lavoro manuale, cultura materiale e tradizioni immateriali, musei archeologici ed ecomusei, archeologi e pescatori, storici e cittadini, artigiani e tecnologi: la lista delle coppie solo apparentemente antitetiche potrebbe allungarsi di molto. L’elemento unificante è il mare, con le sue risorse culturali, archeologiche, storiche, biologiche, naturali. Il mare, i marinai, le navi e il viaggio.
Ugualmente innovativa e originale è la mostra che conclude il progetto: lo è anche forzatamente – non lo neghiamo – a causa dei condizionamenti imposti dall’emergenza sanitaria da Covid-19, che ci hanno obbligato non solo a vari rinvii ma anche a successive riformulazioni delle modalità nell’allestimento. Si tratta, infatti, di una interessante combinazione di multimedialità e di strumenti più tradizionali, di digitale e analogico, di virtualità e materialità dei vari oggetti esposti nelle vetrine.
Accompagna la mostra un’App multimediale che raccoglie il catalogo dei materiali archeologici esposti, con schede rigorose e ben documentate, che mettono a disposizione le informazioni essenziali su ciascun oggetto selezionato accuratamente tra quelli già esposti nelle vetrine del Museo Archeologico Nazionale di Taranto e quelli provenienti dai magazzini, presentati al pubblico in alcuni casi per la prima volta.
Attraverso questo itinerario, è possibile approfondire il contesto storico-sociale-economico-culturale di Taranto tra l’Antichità e il Medioevo, il sistema portuale e le comunità di pescatori che hanno sempre caratterizzato la vita della città dei due mari, seguire le rotte dei commerci che hanno alimentato la florida economia tarantina nel corso dei secoli, effettuare immersioni “virtuali” sui relitti di navi antiche, medievali e moderne.
Infine, ampio spazio è riservato alle varie risorse del mare: i pesci, le ostriche e altri molluschi, la porpora estratta dai murici, il bisso, altra peculiarità tarantina a lungo celebrata dall’Antichità fino a secoli recenti.
Tutto il progetto, con la mostra, il catalogo, il documentario, i laboratori, il quaderno didattico, la mappa di comunità, le attività culturali, i percorsi e le tante altre attività che lo hanno caratterizzato, è infatti intimamente e convintamente ispirato ai principi della Convenzione di Faro sul valore del patrimonio culturale per la società. Quale valore hanno il patrimonio culturale, materiale e immateriale e il mare con i suoi “doni” per la società tarantina? Com’è possibile ricucire il “matrimonio” tra cittadini e patrimonio culturale? Come possiamo contribuire a ristabilire un legame tra la città e i suoi mari? E, infine, quale funzione può svolgere il patrimonio culturale per la costruzione del futuro di Taranto e per uno sviluppo sostenibile, sano, pulito, fondato su forme di economia alternative a quella “monoculturale” che ha provocato così tanti danni ambientali, paesaggistici, sociali, economici? Ecco le domande di fondo che hanno sollecitato questo progetto, con la speranza che abbia anche contribuito a fornire alcune risposte, ma soprattutto a porre altre e nuove domande.

LA MOSTRA E IL CATALOGO “TARAS E I DONI DEL MARE”
La mostra “Taras e i doni del mare” rappresenta la conclusione di un lungo percorso attraverso il quale, con un approccio multidisciplinare e con il ricorso a molteplici sistemi di fonti, si è cercato di ricostruire la storia dell’artigianato del mare, delle attività produttive che gravitavano intorno ad esso e il contributo di pescatori, carpentieri, marinai alla costruzione dell’identità culturale di Taranto e della Puglia.
La mostra e il catalogo sono un altro dono alla città di Taranto che cerca il suo futuro positivo, pulito, sano, sostenibile – dice la direttrice del MArTA, Eva Degl’Innocenticon l’intento chiaro di ricucire il “matrimonio” tra Taranto e la sua importante radice culturale e ristabilire anche l’antico rapporto tra la città e il suo mare”.
La mostra Taras e i doni del mare rappresenta l’evento conclusivo di un lungo percorso di ricerca e valorizzazione che abbiamo sviluppato in questi anni nell’ambito del progetto FISH.&C.H.I.P.S. – afferma il prof. Danilo Leone dell’Università di FoggiaLa pandemia ha proiettato velocemente il nostro presente in un futuro digitale e, quindi, l’emergenza ci ha spinto a sperimentare nuovi itinerari di fruizione; da ciò è nata la “mostra figitale”, dall’inglese “phygital exhibition”, che offre la possibilità di una visita in remoto, tramite un’app multimediale, ed in presenza nelle sale del MArTA. L’utente potrà fruire della mostra attraverso i supporti digitali, ma anche preparare il proprio percorso che potrà poi seguire nella sede del museo archeologico. Sarà un’esperienza nuova per Taranto, in perfetta sintonia con le politiche culturali del MArTA che in questi anni ha investito molto nella comunicazione digitale per valorizzare il patrimonio museale e le proprie collezioni”.
Le sezioni della mostra sono accompagnate dalla voce dell’attrice Erika Grillo del Teatro “Le Forche” e dalle musiche mediterranee dell’ensemble “La Cantiga de la Serena”.
Il volume si articola in quattro sezioni: nella prima, si approfondisce il contesto storico-sociale-economico-culturale di Taranto, città di mare, dall’epoca della sua fondazione fi o al Medioevo. La seconda è dedicata agli uomini, alle comunità di pescatori che hanno sempre caratterizzato la vita della città dei due mari, e ai luoghi, porti, ville romane, impianti produttivi, che hanno alimentato la florida economia tarantina nel corso dei secoli. Ampio spazio è riservato alle risorse del mare a lungo celebrate dall’Antichità fino ai secoli recenti. Nell’ultima sezione si riflette sul rapporto tra le comunità e il mare.
Infine, il catalogo raccoglie le schede dei materiali archeologici, selezionati tra quelli già esposti nelle vetrine del Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MArTA e quelli provenienti dai depositi, presentati al pubblico in alcuni casi per la prima volta.
Il pubblico può scaricare l’App. della mostra su dispositivi multimediali cercando Taras’gifts su App Store e Google Play.
Il catalogo è disponibile gratuitamente, scaricabile dal sito del Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MArTA.

“TARAS E I DONI DEL MARE”
Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MArTA
(22 aprile – 31 dicembre 2022)

Mostra e catalogo a cura di
Eva Degl’Innocenti, Danilo Leone, Maria Turchiano, Giuliano Volpe

Enti Promotori
Joint Secretariat of Interreg V-A Greece-Italy Programme 2014-2020
Interreg FISH.&C.H.I.P.S.
Ministero della Cultura
Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MArTA
Università di Foggia
Regione Puglia – Assessorato alla Cultura, Tutela e sviluppo delle imprese culturali, Turismo, Sviluppo e Impresa turistica
ConfCommercio. Imprese per l’Italia – Taranto
Ionian University
Ephorate Corfù
Associazione Petritis

Con il patrocinio di
Regione Puglia
Comune di Taranto
Euromediterranean Seascapes Archaeology Center – ESAC
Università di Bari “Aldo Moro”
Università del Salento

Comitato Scientifico
Rita Auriemma (Università del Salento), Stefano Bronzini (Università di Bari “Aldo Moro”),
Eva Degl’Innocenti (Museo Archeologico Nazionale di Taranto), Francesco D’Andria (Università del Salento, Accademia dei Lincei), Barbara Davidde Petriaggi (Soprintendenza nazionale per il Patrimonio culturale subacqueo), Giuliano De Felice (Università di Bari “Aldo Moro”), Danilo Leone (Università di Foggia), Pierpaolo Limone (Università di Foggia), Luca Mercuri (Direzione regionale Musei Puglia), Aldo Patruno (Regione Puglia), Diamanto Rigakou (Ephorate of Antiquities of Corfù), Kostas Sbonias (Ionian University), Grazia Semeraro (Università del Salento), Luigi Todisco (Università di Bari “Aldo Moro”), Maria Turchiano (Università di Foggia), Sebastiano Valerio (Università di Foggia), Giuliano Volpe (Università di Bari “Aldo Moro”)

Comitato organizzatore
Silvia De Vitis (Ministero dell’Istruzione), Giuseppina Gadaleta (Università di Bari “Aldo Moro”),
Lorenzo Mancini (Museo Archeologico Nazionale di Taranto), Anna Introna (Regione Puglia)

Registrar
Sara Airò (Museo Archeologico Nazionale di Taranto)

Autori testi
Giorgia Aprile, Rita Auriemma, Francesco Baratti, Massimo Bray, Paola Contursi, Amelia D’Amicis, Barbara Davidde Petriaggi, Giuliano De Felice, Eva Degl’Innocenti, Jacopo De Grossi Mazzorin, Giacomo D’Elia, Silvia De Vitis, Luca Di Franco, Giacomo Disantarosa, Girolamo Fiorentino, Flavia Frisone, Giuseppina Gadaleta, Danilo Leone, Lorenzo Mancini, Laura Masiello, Elena Matricardi, Francesco Meo, Angelo Raguso, Roberta Renò, Grazia Semeraro, Roby Stuani, Ida Tiberi, Francesco Tiboni, Maria Turchiano, Giuliano Volpe.

Traduzioni
Valeria Volpe

Progettazione multimediale ed espositiva
Una realizzazione di Swipe Story s.r.l.

Direzione artistica e realizzazione dell’allestimento della vetrina temporanea
Nicola Genco

Progetto multimediale: Giuliano De Felice (Università di Bari “Aldo Moro”)
Ideazione soggetto e sviluppo sceneggiatura: Velia Polito (Swipe Story s.r.l.)
Concept progetto grafico e illustrazioni: Francesca Giannetti, M. Loseto (Swipe Story s.r.l.)
Realizzazione catalogo digitale: Cristina Labombarda (Swipe Story s.r.l.)
Stampa pannelli: La Eliografica snc

Fotografie: Nicola Troccoli
Elaborazioni fotogrammetriche: Vincenzo Valente
Progetto grafico e stampa del catalogo: Edipuglia srl
Coordinamento amministrativo: Angelo Valentino Romano (Università di Foggia)

Organizzazione e comunicazione
Orange Public Management
Giovanni Antelmi
Marta Colucci
Andrea Santoro
Tiziano Vantaggiato
Maria Leila Traversa
Never Before Italia Srl – CEO Gaetano Contento
Ufficio stampa del Museo Archeologico Nazionale di Taranto – Maristella Bagiolini

Musiche e sound design
La cantiga de la Serena
Adolfo la Volpe
Fabrizio Piepoli
Giorgia Santoro

Demo voci
Teatro Le Forche
Erika Grillo

In collaborazione con
I Cavalieri de li Terre Tarentine, Ionian Dolphin Conservation, Istituto Talassografico Taranto – CNR, Aps Officina Maremosso, Teatro Le Forche, Ecomuseo Palude la Vela e del Mar Piccolo

Mostra organizzata nell’ambito del progetto FISH.&C.H.I.P.S. (Fisheries and Cultural Heritage, Identity, Participated Societies), programma Interreg V-A Greece-Italy 2014-2020

Università di Foggia; Regione Puglia-Dipartimento Turismo, Economia della cultura e valorizzazione del Territorio; Confcommercio Taranto; Ephorate of Antiquities of Corfù; Ionian University; Museo Archeologico Nazionale di Taranto; Fishermen’s Association of Petritis.

Progetto co-finanziato dall’Unione Europea, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e dai Fondi Nazionali della Grecia e dell’Italia

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