Turismo culturale

MERAVIGLIE TRA STORIA E CULTURA

Non solo mare e eccellenze enogastronomiche: la vacanza in Puglia è anche storia e cultura, grazie anche ai molti musei e siti archeologici presenti in tutto il territorio.

 

Siti UNESCO

Partendo da Taranto, in giornata è possibile visitare,  a pochi chilometri di distanza, alcuni fra i più importanti siti patrimonio dell’umanità UNESCO.

Castel del Monte - Andria (BAT)

Simbolo di unione tra elementi culturali provenienti dall’Europa settentrionale, dal mondo musulmano e dall’antichità classica è un capolavoro unico dell’architettura medievale, dal 1996 nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO e uno dei numerosi musei che fanno a capo alla Direzione Regionale dei Musei (scopri di più).

Il Castello, che si trova nella campagne di Andria, risale al XIII secolo  e  fu commissionato da Federico II di Svevia, imperatore della dinastia sveva e contemporaneamente discendente dei re normanni dell’Italia meridionale, in quanto figlio di Enrico VI di Svevia e di Costanza d’Altavilla.

L’edificio, oltre a essere un esempio di costruzione precisa e strategica con la sua struttura ottagonale, ha una simbologia misteriosa che appassiona studiosi e visitatori, tanto da renderlo uno dei trenta siti statali italiani più visitati.

Alberobello

I trulli, tipiche abitazioni in pietra calcarea di Alberobello nel sud della Puglia, sono esempi straordinari di edilizia in pietra a secco a lastre, una tecnica risalente all’epoca preistorica e tuttora utilizzata in questa regione. Sebbene i trulli rurali siano sparsi per tutta la Valle d’Itria, la massima concentrazione di esemplari meglio conservati di questa forma architettonica si trova nella cittadina di Alberobello, con più di 1500 strutture nei rioni di Monti e Aja Piccola. Nel 1620 l’insediamento avviò la sua espansione. Nel 1797, verso la fine del dominio feudale, venne adottato il nome di Alberobello, e Ferdinando IV di Borbone, re di Napoli, conferì alla località il titolo di città regia. Tra il 1909 e il 1936, alcune parti di Alberobello furono designate come monumenti protetti del patrimonio culturale.

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Cosa vedere in Puglia: Alberobello

Matera

Matera storicamente fa parte dell’Apulia, ed era inclusa nella terra d’Otranto sino al 1923. Si trova in Basilicata a pochi km da Taranto. Il sito Patrimonio Mondiale comprende i Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri, un complesso di case, chiese, monasteri ed eremi costruiti nelle grotte naturali della Murgia, un altopiano calcareo caratterizzato da profonde fessure, burroni, rocce e caverne.

Le abitazioni nei due Sassi di Matera, il Caveoso e il Barisano, circondano la Civita, ossia il nucleo più antico della città, che si trova nella parte più elevata.

Il Parco delle Chiese Rupestri comprende oltre 150 esempi di chiese in rupe, spesso affrescate o a bassorilievo, un patrimonio d’arte sacra che testimonia le varie stagioni storiche e culturali del territorio.

Tra le Chiese Rupestri si trova la  “Cripta del peccato originale” considerata la Cappella Sistina delle chiese rupestri, che contiene un ciclo pittorico del X o IX secolo con forti analogie con la tradizione pittorica longobarda beneventana.

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Il FAI in Puglia

Abbazia di Santa Maria di Cerrate

La fondazione del monastero risale è attestata tra la fine dell’XI e gli inizi del XII secolo, e attribuita a Boemondo d’Altavilla – figlio di Roberto il Guiscardo – e protagonista della prima crociata. L’abbazia, che era un centro di diffusione della cultura italo greca nel Salento,  perde progressivamente di importanza sino a essere trasformata in una masseria privata. Recuperato al patrimonio pubblico,  nel 2012 il complesso viene affidato dalla Provincia di Lecce al Fondo per l’ambiente italiano.

Oggi, dopo un complesso intervento di restauro che ha permesso anche di riaprire al culto la Chiesa di Santa Maria di Cerrate, l’Abbazia è nuovamente visitabile e rappresenta uno splendido esempio di architettura romanica pugliese impreziosita da importanti affreschi che ne fanno un unicum nel mondo bizantino.

(fonte: www.fondoambiente.it)

Cosa vedere in Puglia: Abbazia di Santa Maria di Cerrate

Intorno a Taranto

Le città a base rupestre e le gravine: Laterza, Ginosa, Mottola, Massafra, Castellaneta, Crispiano, Grottaglie

I dintorni di Taranto ci permettono di esplorare mondi meno noti, ma di estremo fascino.

Molte delle città della provincia ionica hanno una base rupestre, vale a dire si sono formate da casali le cui chiese ed abitazioni non sono state edificate ma ricavate nei fianchi di gravine e lame. In seguito, alcuni di questi incredibili villaggi medievali sono stati sottoposti ad incastellamento – in genere a partire dell’XI secolo con la dominazione normanna – e ampliati nelle suggestive architetture del Mediterraneo. Nei casali abbandonati, invece, la vita sembra essersi fermata al medioevo. Sono visitabili molte chiese rupestri decorate da affreschi in stile bizantino riferibili, per la maggior parte, ai secoli XII e XIII, che mostrano santi di tradizione orientale e crociata, e anche scene cristologiche di elevata complessità teologica e interpretativa che si collegano direttamente alla corte costantinopolitana.

Nelle città di Ginosa, Laterza, Castellaneta, Mottola, Massafra, Crispiano e Grottaglie comuni, associazioni ed esperti propongono escursioni nelle gravine, che sono anche un habitat naturalistico e paesaggistico unico al mondo

A Crispiano è possibile visitare anche le masserie, aziende agricole tradizionali con un’architettura varia e complessa, inserite nel paesaggio verdeggiante della Murgia tarantina.

Cosa vedere in Puglia: Le città a base rupestre e le gravine

Le città della ceramica

Laterza e Grottaglie sono anche città di antica tradizione ceramica, legate alla produzione di raffinate maioliche.  Entrambe ospitano musei della ceramica di estremo interesse. A Grottaglie il quartiere della ceramica permette di visitare e di fare acquisti direttamente nelle antiche botteghe artigiane alcune delle quali conservano le fornaci originarie e occupano ambienti ipogei e vecchi frantoi.

Cosa vedere in Puglia: le città della ceramica

Il barocco e la valle d’Itria: Martina franca

Fondata nel 1310 dagli Angioini che accorparono tre casali preesistenti, ancora rintracciabili nella sua struttura urbanistica, nei secoli la città divenne il centro di un territorio ricco e strategicamente posto tra Ionio e Adriatico. Con il ducato di Petracone Caracciolo, nel XVIII secolo la città ebbe un decisivo impulso monumentale con la costruzione, su preesistenze, del palazzo ducale, di ispirazione barocca come quella della grande basilica di San Martino e molti palazzi signorili.

Cosa vedere in Puglia: Il barocco e la valle d’Itria, Martina franca

Tra Greci e Messapi

Manduria

Taranto è punto di partenza per altre piacevoli escursioni.

Da non perdere quella a Manduria, importante città che conserva ampi tratti delle mura messapiche, sotto le quali perse la vita il re spartano Archidamo nel 344/342 a.C. e nella quale, oltre al parco delle mura e della necropoli, è possibile visitare il fonte pliniano, così chiamato perché descritto da Plinio il Vecchio, la chiesa altomedievale di San Pietro Mandurino, il museo e il bellissimo centro storico.

Manduria è anche una rinomata città del vino, per la sua eccellenza costituita dal vino Primitivo, e molte cantine sono visitabili.

Cosa vedere in Puglia: Manduria, il fonte pliniano

Oria

Oria è una città anch’essa di origine messapica, ricordata dalle fonti antiche come sede di un “dinasta”.

Recenti ricerche archeologiche ne hanno messo in luce strutture urbane e santuari, che sono in parte visitabili come pure il nuovissimo museo.

Alla città è inoltre legato il nome di Federico II di Svevia, che per potersi dedicare alla caccia nella grande foresta Oritana, costruì il proprio castello nella parte più alta del centro urbano, che fu letteralmente spostato ai piedi della sua residenza.

È famosa la comunità ebraica di Oria che a partire dal IX secolo fu un importante elemento della vita culturale del territorio.

Cosa vedere in Puglia: Oria

Area archeologica di Muro Tenente

Tra i comuni di Latiano e Mesagne, si consiglia la visita all’area archeologica di Muro Tenente. Il parco archeologico rende fruibili, attraverso gli scavi e una costante attività di ricerca e valorizzazione, una città messapica e poi romana, identificata con l’antica Scamnum degli Itinerari romani, posta lungo il tragitto della via Appia antica. La città antica è ancora racchiusa dai resti delle mura e scavi archeologici hanno portato alla luce necropoli, aree sacre e isolati di abitato, nel quale una casa messapica è stata ricostruita con fedeltà filologica seguendo i dati archeologici.

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Cosa vedere in Puglia: Area archeologica di Muro Tenente

Mesagne

Mesagne, a pochi chilometri da Muro tenente, è raggiungibile da Muro Tenente anche attraverso strade minori che ricalcano l’antica via Appia. Il suo centro storico è molto bello, di impronta tardo barocca, ma non mancano quartieri medievali e romani, come l’area di vico Quercia, visitabile, e il Museo archeologico ubicato nel castello nel quale si può ammirare una tomba a camera messapica ricostruita.

Cosa vedere in Puglia: Mesagne

Masseria Li Turri - Casale di san Pietro di Crepacore

L’edificio, “inglobato nella Masseria “Li Turri”, è situato lungo la strada che da Mesagne conduce a da Torre S. Susanna. Vi si trova una chiesetta a due cupole allineate che colpisce per la sua monumentalità e per il fatto che è costruita in parte con blocchi megalitici e altri elementi di reimpiego provenienti dalla villa romana  che sorgeva in età imperiale in questo sito. La chiesa, che doveva far parte di un casale, si data al VII secolo dopo Cristo e custodisce all’interno degli affreschi bizantini molto complessi e raffinati, con iscrizioni in greco che rimandano a caratteri calligrafici costantinopolitani, mentre la tipologia della chiesa è di derivazione longobarda: del resto, siamo in prossimità del Limitone dei Greci, un grande muro a secco, coevo alla chiesetta di san Pietro, che segnava il confine fra Longobardia minore e impero bizantino.

Cosa vedere in Puglia: Masseria Li Turri - Casale di san Pietro di Crepacore

Una storia infinita…. una visita che potrebbe durare anni….

Questi sono solo alcuni dei musei e tesori archeologici che vi consigliamo di visitare, ma rimangono imperdibili molti altri siti, come il Museo archeologico di Brindisi, che espone le testimonianze delle tappe fondamentali del popolamento dell’area brindisina a partire dal paleolitico superiore (12.000 a.C.) fino all’età romana,  con sezioni dedicate all’epigrafia, alla statuaria e all’archeologia subacquea; il Museo Archeologico Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia, una vera e propria casa-museo che custodisce numerosi capolavori della ceramica, sia attica che italiota; il Museo di Castro che raccoglie reperti o dal Paleolitico, intorno a 12000 anni fa, sino al Cinquecento, quando Castro era il punto più esposto sulla frontiera con l’Impero ottomano.

La Puglia è uno scrigno di tesori culturali, vi aspettiamo!

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